Il CIS, certificato di idoneità statica di un edificio (a Milano e in alcuni comuni della provincia, il CIS è obbligatorio per tutti gli edifici con più di 50 anni) è un documento che attesta le condizioni di sicurezza delle strutture portanti di un fabbricato, secondo le norme in vigore al momento della costruzione. Esso è redatto a livello condominiale (comprende le varie unità immobiliari facenti parte del medesimo fabbricato) oppure, in caso di edifici monofamiliari, può essere riferito ad un’unica unità immobiliare. Diversi Comuni hanno introdotto questo adempimento all’interno del proprio Regolamento Edilizio, che è rivolto a tutti gli edifici aventi più di 50 anni dalla loro ultimazione o dalla data di collaudo delle strutture. Tale certificazione ha durata pari a 15 anni e dovrà poi essere allegate al fascicolo del fabbricato.
Nel caso di mancata predisposizione di tale certificato sono previste sanzioni amministrative che variano a seconda del Comune di pertinenza e che possono riguardare il pagamento di ammende, la sospensione della agibilità dell’edificio o delle parti di questo non certificate, con la conseguente impossibilità di procedere nelle operazioni di compravendita immobiliare.
A titolo di esempio si riporta uno stralcio del Regolamento Edilizio del comune di Milano, approvato in data 26/11/2014 dove, ai sensi dell’art. 11.6, sancisce l’obbligatorietà della verifica di idoneità statica per tutti gli edifici entro 50 anni dalla loro ultimazione o dalla data di collaudo delle strutture. Ecco il testo:
[..]Tutti i fabbricati, entro 50 anni dalla data di collaudo delle strutture, o in assenza di questo, dalla loro ultimazione, dovranno essere sottoposti ad una verifica dell'idoneità statica di ogni loro parte secondo la normativa vigente alla data del collaudo o, in assenza di questo, alla data di ultimazione del fabbricato, che dovrà essere certificata da un tecnico abilitato. A tale verifica dovranno essere sottoposti anche gli edifici interessati, per almeno la metà della loro superficie, da cambio di destinazione d’uso, da interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione se non sussistono gli estremi di legge per un nuovo collaudo statico. [..] Nel caso del mancato rilascio di tale certificazione nei limiti temporali previsti viene meno l’agibilità dell’edificio o delle parti di questo non certificate. In caso di compravendita i notai dovranno allegare tali certificazioni all’atto di vendita.
Perché è un obbligo imposto da Milano ed alcuni comuni della provincia, che prenderà via via sempre più piede a livello nazionale, avente lo scopo di aumentare il livello di sicurezza dei fabbricati più datati, al fine di tutelare l’incolumità delle persone e la statica dell’immobile stesso.<
Si fa presente che, in caso di inadempienza, ogni Comune prevede l’applicazione di specifiche sanzioni, che possono andare dal pagamento di una ammenda fino a provvedimenti amministrativi tra cui il decadimento dell’abitabilità dell’intero fabbricato e quindi di ogni singola unità immobiliare costituente l’edificio; dunque non sarà possibile effettuare la compravendita di nessuna unità immobiliare (il CIS del fabbricato viene richiesto dal notaio e costituirà parte integrante del rogito). Inoltre, la mancanza del Certificato di idoneità Statica potrebbe dare adito a possibili rivalse da parte delle società di assicurazione in caso di sinistri.
Dovranno essere sottoposti a verifica di idoneità statica TUTTI i fabbricati che rientrano nelle seguenti categorie:
• entro il 2019: quelli ultimati da più di 50 anni o che raggiungeranno i 50 anni in questo periodo, qualora non siano in possesso di certificato di collaudo statico;
• entro il 2024: tutti quelli già in possesso di certificato di collaudo statico con data risalente a un periodo superiore a 50 anni o che raggiungeranno i 50 anni in questo periodo.
Il CIS consiste in due livelli di indagine:
Primo Livello: si basa su un'analisi qualitativa del fabbricato; consiste in una indagine sullo stato di fatto dell’immobile con analisi basate sia su ispezioni visive che su valutazioni della storia e del contesto in cui l'edificio è posto. Nel caso risulti esaustiva e non evidenzi aspetti critici per la sicurezza consente l'emissione del Certificato di Idoneità statica.
Secondo Livello: va effettuato solo quando le verifiche di primo livello non sono esaustive o evidenziano situazioni di pericolo. Si basa su indagini sperimentali e/o analitiche che consentano di valutare e definire come intervenire sulla struttura.
La redazione di un Certificato di Idoneità statica prevede le seguenti fasi:
Ricerca preliminare
La prima fase consiste nella ricerca della documentazione di progetto/collaudo dell'edificio, insieme a sopralluoghi esterni ed interni al fine di ottenere i dati necessari allo studio del fabbricato.
Analisi tecnica
Per mezzo dei dati ottenuti viene effettuata un'analisi tecnica dello stato di fatto del fabbricato.
Rilascio Certificato
Se le verifiche non presentano criticità viene rilasciato il certificato di idoneità statica (CIS) che avrà valore per 15 anni. In caso di presenza di lievi criticità di elementi non strutturali, il CIS può essere rilasciato “con prescrizioni”, ovvero a condizione che vengano eseguiti gli interventi di ripristino indicati entro due anni.